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Una Lode al Gelsomino, la stellina della Terra


“Lo si ripete assieme al Maestro: infinito è il numero delle nostre forme. L’umana è una soltanto e, per quanto abbia potenza di sintesi, non esclude le altre. Non si amano i fiori senza comunicare con la loro coscienza, non si ama il mare senza essere il mare, né il Maestro senza essere il Maestro. L’amore reale implica da un lato la conoscenza totale dell’amata, dall’altro la rinuncia alla propria forma. Esso è la base della saggezza e non è autentico senza questo sacrificio.”

E. Savoini


E’ il momento della fioritura del gelsomino, e come non poter ringraziarlo per l’Amore divino che condivide emanando il suo profumo?


Il gelsomino, fiore di Venere, fiore dell’Amore divino, piccola stellina della terra dai cinque petali.

Il cinque ha molte valenze e significati ma sapete che se si iscrivono nel cerchio dell’anno le congiunzioni superiori del pianeta Venere, in base alla loro posizione nello Zodiaco, si ottiene un pentagramma?


“Venere, l’Ishtar dei Babilonesi, l’Afrodite dei Greci, è la natura vivente, il matrimonio del pari e del dispari, del divisibile due con l’indivisibile tre. Nell’Asia Minore si portava come amuleto il pentacolo, la stella a cinque punte, perché si pensava che la Madre degli dèi proteggesse gli uomini dagli spiriti malvagi.”


Il suo aroma penetrante spesso “vince” sul profumo di tanti altri fiori profumati, tante sono le leggende che narrano la storia di questo fiore bianco dai 5 petali, di questa stellina della Terra…


Quella che mi piace di più la condivido con voi:


Una leggenda araba racconta che un giorno la madre di tutte le stelle, Kitza, stava preparando nel suo palazzo di nuvole gli abiti d’oro per i suoi figli astri quando giunse un gruppo di stelline che si lagnavano delle loro vesti. «La mia è troppo larga.» «La mia non risplende abbastanza.» «La mia non è guarnita di gemme.» «Io la vorrei attillata.» «Io meno fulgida.» Strepitavano confondendo la povera madre. «Bimbe mie, non fate chiasso» pregava Kitza. «Non fatemi perdere tempo. Molte sorelle sono ancora nude e potrebbero ammalarsi.» Ma le stellucce capricciose non le davano retta e continuavano a protestare. Finché passò da quelle parti il re degli spazi, Micar: udendo quel chiasso, entrò nel palazzo. «Che succede qui dentro?» domandò con voce tonante. Le stelle, spaventate, diventarono sottomesse e docili, ma non poterono nascondere la verità. Allora Micar, sdegnato, urlò: «Poiché siete così egoiste e pretenziose, vi caccio dal firmamento». Strappò loro gli abiti d’oro e le scagliò come ciottoli nel fango della terra. La madre cadde in un inconsolabile dolore: «Mi hai tolto dalle vene molte gocce di sangue, inflessibile Micar. Che mai faranno le mie povere stelle in mezzo al fango? Gli uomini e le bestie le calpesteranno, le umilieranno». La Signora dei giardini, Bersto, provò pietà per la povera madre. «Kitza» disse «potrei aiutare le tue povere figlie. Le trarrò dal fango trasformandole in fiorellini profumatissimi.» Così nacquero i gelsomini, le stellucce della terra.


Poiché i fiori di gelsomino sono così delicati, non possono resistere al calore della distillazione a vapore o allo stress della pressione a freddo e per questo l’essenza viene estratta con una procedura specifica con solventi.


Perché incontrate questo fiore e la sua essenza?


- L’assoluto di gelsomino favorisce una sessualità serena.


- Può aiutare a risvegliare la passione e a ritrovare interesse per l’intimità, aiuta a viverla in modo sincero e pulito, a onorare e rispettare se stessi e gli altri.

-Aiuta a rilasciare traumi passati legati alla sessualità.


-La sua natura gentile permette di affrontare le esperienze negative e facilita la guarigione.


-Chi ha sviluppato paure, rifiuto, o resistenza per questo aspetto della vita, chi la vive in modo eccessivo, chi usa il sesso per colmare un disperato bisogno d’amore e di approvazione, può ritrovare l’equilibrio.


-Richiama solo i sentimenti più puri e nobili verso la sessualità, favorendo il senso di sicurezza e di vicinanza.



E per ringraziare la presenza di questo prezioso essere del Regno Vegetale, voglio donarti un estratto da mio Corso in Aromaterapia Evolutiva che parla del Gelsomino.




“La bellezza stupisce e commuove, esalta e rallegra, ma quali ne sono le fonti?

E’ un dono inspiegabile, è un esito felice ma casuale, un successo fortuito?

A queste domande si risponde con sicurezza che alla base del prodigio stanno i Numeri e la Geometria, senza eccezione alcuna.

Qualsiasi fiore manifesta una sua regola geometrica, semplice o complessa.

Non c’è fiore dalla struttura disordinata o amorfa.”

E. Savoini




Con Amore e Profumo ispirato,

Federica

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